Rio2016: medaglia d’oro alla pasta

Se è vero che alle Olimpiadi l’importante è partecipare, la pasta italiana lo fa in grande stile e conquista con merito la prima medaglia d’oro di Rio 2016. Saranno infatti 2,7 le tonnellate di pasta che verranno servite ad atleti e addetti a lavori dei Giochi brasiliani. Sufficienti a preparare più di 1.000 piatti di spaghetti & fusilli al giorno per le 3 settimane di gare. Che carboidrati (e la dieta mediterranea) abbiano un ruolo fondamentale nell’alimentazione dello sportivo, professionista o dilettante, lo conferma Michelangelo Giampietro, nutrizionista e medico dello sport, più volte responsabile sanitario delle squadre nazionali di varie discipline sportive ai Giochi Olimpici estivi: “Il fabbisogno di carboidrati aumenta proporzionalmente al crescere delle ore settimanali e all’intensità degli allenamenti. Per la popolazione generale è di 2-3 g per ogni chilo di peso corporeo, ma nel caso degli atleti triplica (6-10 g. per kg). Ed è ancora superiore (10-12 g per kg nei giorni precedenti alla gara) per maratoneti, nuotatori di fondo, triatleti o ciclisti.”

La rivincita dei carboidrati – E pensare che guardando a una decina di Olimpiadi fa (almeno fino a Monaco ‘72) la situazione era completamente diversa. Allora vigeva nello sport la “dittatura” della bistecca, con i medici dello sport concordi nel basare l’alimentazione dello sportivo soprattutto sulle proteine nobili.  La chiamavano “Dieta del marine”, con un chiaro riferimento alla cultura alimentare dove la carne è da sempre al centro del menù. Oggi invece la scienza sconsiglia per le persone attive diete ad alto contenuto proteico e con pochi carboidrati. E non si contano le testimonianze dei benefici di una “dieta della pasta” per chi pratica sport. L’ultima in ordine di tempo quella firmata dal 20 medici e scienziati della nutrizione con la Dichiarazione di Consenso Scientifico “Healthy Pasta Meals”, presentata in occasione del World Pasta Day 2015. “La pasta – si legge nel documento – come altri cereali, fornisce carboidrati ed è anche una fonte di proteine. Per avere una migliore prestazione fisica, può essere consumata scondita o con poco condimento prima di un allenamento oppure insieme ad altri cibi dopo aver praticato attività sportiva. Diete ad alto contenuto proteico e con pochi carboidrati sono sconsigliate per le persone attive.”

Chef “pastasciuttaro”nel villaggio olimpico – La rivincita dei carboidrati inizia negli anni Settanta grazie all’intuizione dei medici dello sport italiani, convinti dei vantaggi della dieta mediterranea, imperniata sui carboidrati, e dell’assurdità di rinunciare alla propria identità gastronomica. La pasta, in particolare, fornisce agli atleti un “carburante” a lento assorbimento, somministrabile in quantità maggiori rispetto agli zuccheri semplici. Grazie ai riscontri sul campo ottenuti da campioni del calibro di Pietro Mennea e Klaus Dibiasi, che attirano l’attenzione e la curiosità degli addetti ai lavori, in pochi anni la svolta: il Villaggio Olimpico di Montréal ’76 accoglie per la prima volta uno chef della pasta nelle sue cucine. 20 anni dopo, ad Atlanta ’96, il “cuoco pastasciuttaro” italiano è diventato istituzionale. E a Olimpiadi invernali di Nagano ’98, viene persino affiancato da uno chef locale alle prese con spaghetti e pennette.

“Siamo orgogliosi che il simbolo della cultura alimentare italiana si affermi ancora una volta a livello globale – ha dichiarato Riccardo Felicetti, presidente del gruppo Pasta Aidepi – e diventi punto di riferimento per gli sportivi di tutto il mondo in una manifestazione importante come le Olimpiadi di Rio 2016. Confidiamo che la pasta porti fortuna ai nostri atleti olimpici e sia un buon viatico per un medagliere importate che faccia onore al nostro Paese…. La pasta rappresenta il valore aggiunto della dieta mediterranea e, se è vero che un corretto stile di vita inizia a tavola, la scelta di porre questo alimento al centro del menù olimpico smentisce ancora una volta il falso mito per cui la pasta fa ingrassare e non è adatta a uno stile di vita attivo. Invece, ci dicono gli esperti, è’ perfetta prima di un allenamento, se preparata scondita o con un condimento leggero, mentre dopo l’attività sportiva può anche essere consumata insieme ad altri cibi e con condimenti più sostanziosi”.

La pasta dei campioni azzurri – Va da sé che tra gli alfieri della pasta non possono mancare i campioni italiani di oggi in partenza per Rio 2016. Federica Pellegrini mangia molta pasta integrale, ricca di fibre e condita con del buon olio extravergine d’oliva. Mentre il suo intake proteico deriva soprattutto da legumi e pesce, specie quello azzurro, ricchissimo di Omega3 e depurativo. Tanta pasta tutti i giorni a pranzo e a cena anche per Gregorio Paltrinieri e per Filippo Magnini, che punta sull’energia “pulita” di un piatto unico condito con sgombro, noci e curry al posto del sale. Un piatto di pasta leggero e a pranzo, condito con pomodoro o olio e parmigiano, è nelle abitudini della ginnasta Carlotta Ferlito, per “caricarsi” prima dell’allenamento pomeridiano. Pasta lunch anche la campionessa di scherma Rossella Fiamingo, mentre la compagna di pedana Arianna Errigo fa il pieno di carboidrati il giorno prima della gara, per avere energia e recuperarla. La regina dei tuffi Tania Cagnotto mangia la pasta (se possibile al tonno) prima di una gara, perché facilmente digeribile e energetica. Pasta prima della gara anche per Simone Giannelli, palleggiatore dell’Italvolley e per Flavia Pennetta, indimenticabile vincitrice degli US Open 2015. I carboidrati sono carburante anche per i muscoli del pugile ClementeTatankaRusso, che la pasta la mangia ogni giorno, a pranzo o a cena a seconda del tipo di allenamento e spesso anche in bianco senza condimenti. Fa bene, è buona e gratifica, specie se mangiata in famiglia: è il messaggio pro-pasta che accomuna lo squalo dello stretto Vincenzo Nibali (che sogna la pasta ‘ncasciata preparata dalla mamma) e il campione di canottaggio Giuseppe Vicino, che dei carboidrati non può fare a meno e crede che il modo migliore per assumerli sia con un bel piatto di pasta insieme alla famiglia.

RIO 2016, i numeri della pasta – E di pasta non sentiranno la mancanza gli atleti che ci rappresenteranno a Rio 2016. Saranno ben 2.700 i kg di spaghetti, fusilli, penne e rigatoni che verranno proposti a Casa Italia e nei punti ristorazione del Villaggio Olimpico. Sufficienti a proporre più di 1.000 piatti di pasta al giorno e a garantire un pieno di energia e leggerezza prima delle gare…

 

 

Tags