Pasta stellare: i nomi della pasta descrivono il Cosmo

Una ricerca scientifica omaggia la cucina italiana con la materia cosmica che prende il nome dai vari formati di pasta

Non avrà il gusto di un piatto appena cucinato, però non si deforma e non si spezza, a meno che non trovi davanti Superman. La pasta stellare non è una nuova ricetta natalizia, ma l’ultima ipotesi scientifica sul Cosmo da parte di un gruppo di ricercatori canadesi e statunitensi. Una massa talmente densa che per spezzarla occorrerebbe una forza 10 miliardi più grande di quella che serve per rompere l’acciaio. Ma di cosa stiamo parlando?

Lo studio: la pasta nell’universo – La teoria è emersa in una ricerca pubblicata su Physical review letters. L’esplosione di una stella massiccia provoca la presenza di una serie di stelle di neutroni, molto piccole. Queste hanno una materia così densa che i nuclei atomici assumono forme molto particolari, del tutto somiglianti proprio alla pasta. Pur avendo consistenza diversa, i ricercatori hanno chiamato questa materia con i nomi dei vari formati di pasta. Ecco gli spaghetti, quando i neutroni sono più allungati e stiracchiate; gli gnocchi, se sembrano delle palline; le lasagne, se le particelle sono distribuite in lamine sottili, creando vari strati.

Dalle lasagne alla crosta – La pasta nucleare, così densa ma molto resistente, formerebbe diverse masse come se fossero piccole montagne all’interno delle stelle di neutroni. La parte più superficiale, la crosta, produrrebbe delle increspature nel rapporto spazio tempo che corrisponderebbero alle onde gravitazionali. Gli scienziati potrebbero sbizzarrirsi ed etichettare quella crosta con un nuovo nome. Magari con un’intera ricetta, come la pasta al forno della nonna, che in superficie è ricoperta di un’altra crosta, molto più saporita. Di sicuro ora abbiamo capito perché la pasta ci regala un piacere cosmico quando la assaggiamo.

 

 

Fonti: Focus, La Repubblica