Se è vero che la salute vien mangiando è meglio iniziare presto con pasta e dieta mediterranea. A ribadirlo anche le conclusioni degli scienziati dell’ospedale Virgen del Camino di Pamplona che hanno comparato l’alimentazione di studenti delle scuole superiori a quella della dieta mediterranea, determinando i loro punteggi in base a un indice “KidMed”. È stato scoperto che la qualità dell’alimentazione del campione diminuiva progressivamente con l’età. Gli scienziati hanno perciò raccomandato agli studenti di aumentare il consumo di frutta, verdura, noci, pasta e riso, yogurt e formaggi, legumi e pesce.
Baby-menù, i consigli dell’esperto – Quali sono, infatti, gli alimenti che non dovrebbero mai mancare nei piatti dei più piccoli? Pietro Migliaccio, nutrizionista e presidente S.I.S.A (Società Italiana di Scienza dell’Alimentazione, ricorda che:
“Per una corretta crescita è importante fornire con l’alimentazione i nutrienti indispensabili per la formazione dei nuovi tessuti, specialmente del tessuto osseo, ed un’adeguata quantità di energia necessaria per i processi di sintesi. Questo significa che non devono mancare nell’ alimentazione del bambino i cereali che apportano energia, come pasta o riso o pane; gli alimenti ricchi di proteine, calcio e vitamina D, ovvero i principali nutrienti necessari per la formazione dello scheletro e dei denti, quali la carne, il pesce, i formaggi, i latticini, il latte, lo yogurt, etc. Per favorire l’assorbimento della Vitamina D, che è una vitamina liposolubile (si scioglie nei grassi), e introdurre ulteriori nutrienti ed energia fondamentali per la crescita e per fissare il calcio nelle ossa, consiglio di utilizzare prevalentemente l’olio extravergine di oliva“.
La salute a tavola fin da piccoli – E a proposito della prevenzione delle più comuni patologie che coinvolgono la nostra società ribadisce: “Un’ alimentazione sana ed equilibrata è fondamentale per la prevenzione del sovrappeso e dell’obesità, delle malattie cardiovascolari, delle malattie osteoarticolari, delle malattie tumorali e degenerative. La metanalisi (1966-2008) di tutti gli studi sul rapporto tra Dieta Mediterranea, malattie croniche e mortalità ha dimostrato una stretta correlazione tra questo tipo di dieta ed il miglioramento della salute. In particolare la Dieta Mediterranea ha determinato la riduzione del 9% della mortalità per malattie cardiovascolari, del 6% dei tumori e ha ridotto del 13% l’incidenza del Parkinson e dell’Alzheimer. Questi risultati sono molto importanti per la salute pubblica e suggeriscono che la Dieta Mediterranea può essere utilizzata per la prevenzione primaria delle malattie croniche”.
È proprio il caso di dire che chi ben incomincia (a tavola) è a metà dell’opera!
Fonti: Pastaforall.info, Salutepiu24.com