Pasta e carboidrati: tutto quello che c’è da sapere

Un recente Congresso dell’International Carbohydrate Quality Consortium (ICQC) tenutosi a Roma lo scorso settembre ha provato a far chiarezza su pasta e carboidrati. Ecco 5 cose da sapere:

 

  1. I carboidrati non sono tutti uguali – Gli alimenti ricchi in carboidrati rappresentano una categoria eterogenea. Un piatto di pasta e fagioli e un cornetto alla crema non si possono considerare equivalenti sul piano salutistico e nutrizionale, pur contenendo entrambi all’incirca la stessa quota di carboidrati. Differenti tipi di carboidrato provocano risposte metaboliche diverse. Inoltre, anche la forma del cibo può avere un’importante influenza sull’indice glicemico.

 

  1. L’utilizzo di pasta e prodotti integrali genera benefici sulla salute cardio-metabolica – Sono consigliati gli alimenti integrali, quelli a basso indice glicemico come la pasta, caratterizzati da un ridotto impatto sulla glicemia dopo il pasto, e quelli ricchi in fibre come gli ortaggi, i legumi e la frutta (anche la frutta secca senza guscio) perché il loro consumo abituale si associa a un ridotto rischio di malattie cardiovascolari e diabete.
  1. La pasta è un’ottima fonte di carboidrati complessi (e non fa ingrassare) – La pasta è un’alleata della dieta. I carboidrati complessi che contiene si distinguono dagli zuccheri semplici per la capacità di fornire energia a lento rilascio. Sfatando un falso mito, i carboidrati non sono responsabili dell’aumento di peso; numerosi studi hanno rilevato come siano le calorie in eccesso più che i carboidrati, a favorire l’incidenza dell’aumento di peso e dell’obesità.
  1. I carboidrati da limitare sono quelli con elevata risposta glicemica – I problemi per la salute riguardano le altre fonti di carboidrati, soprattutto le bevande zuccherate. Quindi bisogna evitare che il loro consumo diventi eccessivo.
  1. Le linee guida raccomandano di mantenere i carboidrati tra il 40 e il 60% – Proprio in virtù dei principi nutrienti essenziali, le linee guida consigliano un consumo giornaliero pari al 45–64% delle calorie totali derivanti da tali sostanze nutritive ed un consumo di cereali ad ogni pasto per una dieta di 1800-2.000 calorie.