Un recente Congresso dell’International Carbohydrate Quality Consortium (ICQC) tenutosi a Roma lo scorso settembre ha provato a far chiarezza su pasta e carboidrati. Ecco 5 cose da sapere:
- I carboidrati non sono tutti uguali – Gli alimenti ricchi in carboidrati rappresentano una categoria eterogenea. Un piatto di pasta e fagioli e un cornetto alla crema non si possono considerare equivalenti sul piano salutistico e nutrizionale, pur contenendo entrambi all’incirca la stessa quota di carboidrati. Differenti tipi di carboidrato provocano risposte metaboliche diverse. Inoltre, anche la forma del cibo può avere un’importante influenza sull’indice glicemico.
- L’utilizzo di pasta e prodotti integrali genera benefici sulla salute cardio-metabolica – Sono consigliati gli alimenti integrali, quelli a basso indice glicemico come la pasta, caratterizzati da un ridotto impatto sulla glicemia dopo il pasto, e quelli ricchi in fibre come gli ortaggi, i legumi e la frutta (anche la frutta secca senza guscio) perché il loro consumo abituale si associa a un ridotto rischio di malattie cardiovascolari e diabete.
- La pasta è un’ottima fonte di carboidrati complessi (e non fa ingrassare) – La pasta è un’alleata della dieta. I carboidrati complessi che contiene si distinguono dagli zuccheri semplici per la capacità di fornire energia a lento rilascio. Sfatando un falso mito, i carboidrati non sono responsabili dell’aumento di peso; numerosi studi hanno rilevato come siano le calorie in eccesso più che i carboidrati, a favorire l’incidenza dell’aumento di peso e dell’obesità.
- I carboidrati da limitare sono quelli con elevata risposta glicemica – I problemi per la salute riguardano le altre fonti di carboidrati, soprattutto le bevande zuccherate. Quindi bisogna evitare che il loro consumo diventi eccessivo.
- Le linee guida raccomandano di mantenere i carboidrati tra il 40 e il 60% – Proprio in virtù dei principi nutrienti essenziali, le linee guida consigliano un consumo giornaliero pari al 45–64% delle calorie totali derivanti da tali sostanze nutritive ed un consumo di cereali ad ogni pasto per una dieta di 1800-2.000 calorie.