Dall’attenzione ai condimenti, passando per la giusta quantità, fino ai falsi miti sul gluten free 3 verità sulla pasta al sapore di benessere
La pasta fa ingrassare? Consumare pasta è sconsigliato anche se non si è affetti da celiachia? Sono tanti i falsi miti sulla pasta duri a morire, eppure perfino in America, patria delle diete low-carb, hanno iniziato ad accorgersi che mettere al bando pasta e carboidrati, eliminando un macronutriente essenziale, ha un effetto dannoso sul nostro organismo.
Ricordando ancora una volta che non esistono alimenti “buoni” o alimenti “cattivi”, ma solo cattive abitudini alimentari e stili di vita non salutari, continuiamo a sfatare alcuni pregiudizi e falsi miti sulla pasta. Ecco (almeno) 3 cose da tenere a mente:
1) La pasta non fa ingrassare, ma occhio alle porzioni… – La prima regola da rispettare è quella di non esagerare con le porzioni. Ci sono paesi, come l’America, dove è molto diffusa la moda “King-size”; a tavola, però, è decisamente il caso di riconsiderare questa abitudine. La pasta dà un senso di sazietà che dura nel tempo, quindi non c’è alcun bisogno di esagerare con le quantità: una porzione da 80 gr circa è più che sufficiente e, in più, non solo ha un contenuto moderato di calorie, ma anche un basso contenuto glicemico (quindi contribuisce a mantenere sotto controllo i livelli di glucosio nel sangue).
2) Condimenti “virtuosi” – Per non alterare troppo queste peculiarità della pasta, è importante scegliere i giusti condimenti e quindi non esagerare con sale, grassi e calorie. Perché, come hanno dimostrato tanti studi clinici, non sono di certo i carboidrati a causare obesità, ma le calorie in eccesso.
Per fortuna, in cucina abbiamo una miriade di opzioni e sono moltissime le ricette e le varianti di pasta che mixano in maniera equilibrata ingredienti (e nutrienti) diversi. Anzi, la pasta è anche uno spunto sfizioso per portare in tavola alimenti che, altrimenti, non comparirebbero troppo spesso (come alcune verdure o legumi) e che, invece, sono centrali per il nostro benessere.
3) Gluten free non significa più salutare – La nostra operazione verità non può non chiudersi con una piccola “indagine” sul valore reale di una dieta senza glutine. La pasta va eliminata solo in presenza di particolari patologie mediche accertate (come la celiachia o le intolleranze) e, comunque, esistono delle alternative gluten free. Per tutti gli altri, un simile regime alimentare non è assolutamente necessario e, soprattutto, non fa dimagrire! Al nostro organismo piace l’equilibrio energetico, e questo deve essere il nostro vero obiettivo.
Fonti: Pastafits; Huffington Post; Aidepi