C’è a chi piace corta, a chi lunga, a qualcuno liscia, ad altri rigata. Quel che è certo è che la pasta presenta formati e varietà per tutti i gusti. Oggi vi raccontiamo curiosità sui formati di pasta corti e gli abbinamenti migliori per realizzare ricette sfiziose.
Trafila-formato-condimento.
Ogni formato di pasta ha una storia da raccontare quando si unisce a un condimento: le sue caratteristiche, infatti, influenzano il modo in cui si sposa con il sugo e la riuscita del piatto. Le spire di un fusillo, ad esempio, catturano il sugo, gli spaghetti lo avvolgono, mentre formati come le lumachine lo accolgono al loro interno. La scelta del formato influisce sulla consistenza del sugo, sulla cottura e persino sul modo di servire e gustare la pasta. Assieme agli spaghetti, pasta corta come penne, fusilli e rigatoni sono tra i formati più amati dagli italiani. Nella pasta la forma è sostanza: a forme diverse corrispondono diversi comportamenti di cottura, una diversa consistenza e palatabilità. Secondo UIF oggi sono circa 300 i formati prodotti e consumati in Italia. Se gli under 30 preferiscono la pasta corta, il formato più amato in assoluto sono gli spaghetti, che guidano la classifica dei consumi davanti a penne, fusilli e rigatoni.
Curiosità sui formati di pasta corta.
Le penne: si tratta di una pasta considerata molto versatile grazie alla sua forma, perché il centro vuoto permette di trattenere il sugo all’interno: la rigatura, secondo molti permetterebbe di trattenere ancora di più il condimento della pasta. Fusilli: per quanto riguarda il fusillo “classico”, ovvero il formato di pasta secca che siamo tutti abituati a mangiare, esiste una data specifica che segna la sua nascita: è il 1924 quando due emigranti italiani a New York, Guido e Aurelio Tanzi, costruiscono la fusilla, la macchina per produrli in maniera impeccabile. Mentre per la ricetta “originale”, le origini sono incerte: ma anche in questo caso gli storici propendono per l’ipotesi araba. I Rigatoni sono senza dubbio uno dei formati di pasta più amati dagli italiani, le cui origini possono essere attribuite agli italiani del sud: soprattutto i siciliani che utilizzano questo formato in un piatto tipico dell’agrigentino – il taganu – che per la tradizione si mangiava il sabato santo. Per esaltare la forma assunta dal pasticcio di pasta, cotta nel coccio (il “taganum”, appunto), si rompeva il recipiente e si portava in tavola il tondeggiante contenuto. Qualcosa di simile si preparava, sempre nel coccio che veniva rotto, in Basilicata e a Roviano, nel Lazio. Molto vicino a questo formato di pasta quello dei sedani o sedanini, che infatti prendono il nome dal caratteristico aspetto scanalato delle coste di sedano.
Lunga o corta? Consigli e abbinamenti.
I giusti abbinamenti di pasta e sughi vi consentiranno di tirare fuori il meglio da ogni vostro piatto. E se siete in dubbio la regola aurea è: “all’aumentare della dimensione e dello spessore della pasta, aumenta anche la complessità del condimento”. I ragù di carne e i sughetti di mare sono i più adatti per tagliatelle e fettuccine, mentre formati ancora più grandi, spessi e ruvidi – come lasagnette e pappardelle – sono l’ideale con condimenti ricchi e corposi come i ragù di cacciagione o selvaggina, i porcini, le noci, i formaggi o il tartufo. Spaghetti, vermicelli, bucatini e linguine vanno bene con il pomodoro, il tonno, ma anche con sarde, crostacei e molluschi. Sempre per rimanere in tema abbinamenti pasta e sughi casalinghi, questi sono i tipi di pasta più adatti ai condimenti veloci: pesto, acciughe e capperi, aglio, olio e peperoncino. Come regola generale: via libera a condimenti omogenei e lisci. E qual è il miglior condimento per le paste sottili e filiformi come i capelli d’angelo e i tagliolini? Burro, uova o formaggi, ecco la risposta.