La pasta non fa ingrassare e fa bene alla bilancia: piccolo memorandum contro le bufale estive
Pasta e prova costume: insieme si può. L’arrivo dell’estate porta con sé, oltre alla bella stagione, uno degli incubi più ricorrenti, rappresentato dalla bilancia. Per superare questo trauma, non si contano le diete basate su una delle leggende metropolitane più dure a morire: la pasta fa ingrassare e va eliminata. Pur essendo l’alimento più amato dagli italiani, pur essendo il nostro Paese il primo produttore di pasta al mondo, questo falso mito continua a imperversare sulle tavole estive. Facciamo allora chiarezza.
Lo dice la scienza – Sono diverse le indagini scientifiche che rendono merito alla pasta: nella giusta quantità, e con le giuste accortezze soprattutto con i condimenti, la pasta è consigliata per uno stile di vita sano, anche per il suo basso indice glicemico. Ciò significa che nel sangue i livelli di zucchero aumentano in modo lieve rispetto agli alimenti che hanno indice glicemico più alto. Questa è una delle conclusioni del recente studio effettuato dal St. Michael’s Hospital, in Canada e pubblicato su “Bmj Open”. Le persone interessate al campione della ricerca hanno mangiato in media 3,3 porzioni di pasta alla settimana, al posto di altri carboidrati. Risultato: «Lo studio ha rilevato che la pasta non ha contribuito all’aumento di peso o all’aumento del grasso corporeo – ha sottolineato John Sievenpiper, dell’equipe di professionisti dell’indagine – anzi, l’analisi ha mostrato una leggera perdita di peso, quindi, contrariamente alle preoccupazioni, la pasta può essere parte di una dieta sana come, ad esempio, quella a basso indice glicemico».
Prova costume salva – Sono diversi gli specialisti che hanno smentito la tesi di fondo sulla “pasta che fa ingrassare”, infatti secondo il prof. Pietro Migliaccio, medico e nutrizionista, «È assolutamente sbagliato pensare che la pasta faccia ingrassare: anche nel caso in cui si debba perdere peso, una dieta a ridotto apporto calorico deve comunque prevedere, nel giusto rapporto, l’introduzione di carboidrati, proteine e grassi». I pasta lovers possono quindi tranquillizzarsi: non c’è bisogno di rinunciare al piatto di pasta per superare la prova costume.
Il trucco c’è ma non si vede – Ci sono, inoltre, dei piccoli accorgimenti per appagare il nostro gusto senza avere pesi sulla coscienza. Ce li consiglia Evelina Flachi, Presidente della Fondazione italiana per l’educazione alimentare:
- Più verdure per tutti: piatto ricco mi ci ficco, soprattutto se arricchito con un bel po’ di verdure. Ne giova non solo la nostra vista perché la nostra tavola diventa colorata, ma anche il nostro corpo visto poiché le verdure sono ricche di fibre e antiossidanti.
- Il disordine inganna: se tagliamo le verdure in modo grossolano e disordinato, il nostro piatto ci sembrerà più abbondante e il nostro senso di sazietà sarà rapidamente appagato.
- La cottura prima di tutto: cuciniamo le verdure senza grassi, con un po’ di olio a crudo e impreziosendo il sapore con aromi e spezie. Così facendo useremo anche meno sale.
Fonti: Repubblica.it, EvelinaFlachi.it