È un piatto versatile, veloce da preparare e alla portata anche di chi ha poca dimestichezza in cucina. Parliamo ovviamente della pasta. Ma come tutte le cose più semplici sono i dettagli a fare la differenza…ad esempio qual è la quantità giusta di acqua per cuocere la pasta? Il sale va messo prima o dopo l’ebollizione? Per rispondere a queste domande e ottenere un piatto di pasta a prova di chef, ecco 5 consigli da tenere a mente.
- Quanta acqua in pentola? Per ogni etto di pasta serve un litro d’acqua. La giusta quantità di acqua è importante perché consente alla pasta di cuocere in modo omogeneo senza attaccarsi e con un perfetto grado di salatura
- E a proposito di sale, risolviamo l’annosa questione: va aggiunto quando l’acqua inizia a bollire vistosamente e prima di buttare la pasta. La quantità consigliata varia dai 7 ai 10 grammi per ogni etto di pasta…ovviamente dipende anche dal condimento con cui l’accompagnerete
- Buttate la pasta solo quando l’acqua è effettivamente in ebollizione e mescolatela spesso con un mestolo di legno durante i primi minuti di cottura, per non farla attaccare
- Cuocete la pasta sempre un minuto in meno rispetto al tempo indicato, sia perché la cottura continua anche una volta scolata, sia perché al dente è più digeribile. Al morso quindi la pasta deve risultare un po’ resistente e non molle
- Tenete da parte l’acqua di cottura per aggiungerla se la pasta si asciugasse troppo. Non buttate il resto dell’acqua di cottura perché sono tanti gli usi che se ne possono fare come ad esempio la cottura al vapore o si può riutilizzare come brodo di base per zuppe e minestre addirittura per il pediluvio!