Se c’è una cosa di cui l’italiano va orgoglioso è la cucina. Se c’è, poi, un piatto di cui va molto fiero è la pasta. E la pasta, si sa, è intoccabile dal punto di vista della sua cottura che deve essere “al dente”, sinonimo di un equilibrio perfetto tra l’essere tenace e morbida al punto giusto per entrare in armonia con il palato che la ospita.
La tradizione prevede che la pasta cuocia separatamente dal sugo a cui viene abbinata, con passaggi semplici ma puntuali (date uno sguardo qui se vi siete persi i nostri consigli per un piatto di pasta a regola d’arte). Si fa raggiungere all’acqua il grado di bollitura che permette di gettare con allegria una poderosa manciata di sale grosso e tuffare a ventaglio i nostri amati spaghetti (o di far piovere come una fragorosa cascata le nostre amate penne, o fusilli, o farfalline. La lista è lunga e ricca).
Già da qualche tempo però chef stellati e appassionati si stanno dilettando in metodi di cottura alternativi, come quello di cui vi parliamo oggi, la one pan pasta. Diffusa in rete da Martha Stewart, attraverso un tutorial, entra nelle grazie persino della first lady Michelle Obama; parallelamente anche lo chef Davide Scabin prepara con questa tecnica di cottura un piatto tradizionale come l’amatriciana.
Ma di cosa si tratta? È la soluzione pratica (ed eco-sostenibile) che permette di cuocere pasta e sugo insieme, in un’unica pentola. Ecco in poche semplici fasi il metodo one pan pasta:
- Preparate prima di tutto gli ingredienti: spaghetti o linguine, pomodorini, cipolla, basilico, aglio, olio, pepe, peperoncino e sale;
- Ponete tutti gli ingredienti in una padella ampia, aggiungendoci 2 tazze grandi di acqua e accendete il fuoco;
- Mescolate di continuo e a fiamma alta la pasta e il sugo. Cucinate tutto per 9 minuti;
- Dovrete far cuocere fino a che l’acqua non evapori completamente. Infine, controllate che la pasta sia al dente;
- Servite la pasta aggiungendoci del parmigiano. Et voilà, gli spaghetti “one pan pasta” sono pronti per essere gustati!