Non solo hamburger e patatine fritte. Se gli USA cominciano a conoscere e apprezzare la pasta (per il 77% degli americani è diventata un appuntamento almeno settimanale, mentre il 33% la mangia almeno 3 volte a settimana), è anche merito dei tanti VIP che non esitano a dichiararsi sostenitori di un piatto che rappresenta il prototipo del cibo salutare, adatto a una dieta bilanciata e amico dell’ambiente.
E accade che la “first lady of food” Michelle Obama si fa immortalare dal TIME con un piatto di spaghetti (per il magazine Cooking Light dedicato a cibo, salute e corretta alimentazione), in un articolo in cui racconta i risultati della campagna anti obesità “Let’s Move!” sull’importanza di un corretto stile di vita anche a tavola, basato su alimenti semplici, naturali, sostenibili e economici. E la pasta, fatta di grano e acqua, ovvero semplicità e naturalità, corrisponde perfettamente a questo identikit.
Per la cronaca, la ricetta proposta da Michelle è “spaghetti pomodoro e spinaci cotti in pentola a pressione”: ovvero un metodo di cottura innovativo (raccontato anche da Davide Scabin nel suo intervento a Identità Golose 2015), amico della linea (niente grassi e 1/8 del sale normalmente utilizzato per la cottura) e dell’ambiente (meno acqua e gas dei fornelli). Per inciso, la pasta è anche buona, al dente e cremosa… Anche se la ricetta preferita della coppia presidenziale americana è a base di stringozzi alla carbonara con uova di quaglia, carciofi e tartufo.
Che sia proprio la pasta la chiave di volta per insegnare agli americani ad alimentarsi correttamente e scoprire la dieta mediterranea? Secondo AIDEPI sì. Considerando inoltre che il costo medio di un pacco di pasta da una libbra (pari a 1,45 dollari per poco meno di 500 gr), oggi negli Stati Uniti mangiare a casa propria una porzione di pasta con il suo sugo a base di pomodoro costa appena 83 centesimi di dollari (circa 0,73 Euro). Il che significa che una famiglia americana di 4 persone può mangiare con un piatto di pasta spendendo l’equivalente di 1 Big Mac, che oggi costa circa 3,54 dollari”.