Ci vuole testa – Pasta e pane integrale, pesce azzurro, caffè, frutta, verdura, ma anche un bicchiere di vino rosso. Sono questi alcuni dei cibi che aiutano a contrastare l’invecchiamento del cervello, aiutandolo a restare in forma. È quanto emerge dal convegno “Feeding the brain”, organizza dalla Regione Lombardia e dell’Istituto Neurologico Besta nell’ambito delle attiva a Palazzo Italia per Expo. Il cibo può essere un vero e proprio farmaco per il cervello e la dieta mediterranea conferma il suo ruolo principe nella prevenzione di patologie del cervello come ad esempio l’Alzheimer.
La dieta migliore per il cervello? Senza dubbio quella mediterranea – Durante i pasti, accanto a un buon piatto di pasta, un bicchiere di vino rosso può aiutare a prevenire il decadimento delle capacità cognitive con l’avanzare degli anni. A spiegare il rapporto tra sana alimentazione e salute del cervello, in particolare, è stato il neurologo Giancarlo Logroscino, docente all’Università degli Studi di Bari Aldo Moro. “Il cervello – ha detto – è una macchina ad alto consumo energetico, che necessita di alcuni tipi di combustibili a pronta utilizzazione come il glucosio. Inoltre il cervello è un organo altamente vascolarizzato, e una delle scoperte più importanti degli ultimi 25 anni è che i fattori di rischio per il danno vascolare sono anche fattori di rischio per le patologie neurodegenerative e per l’Alzheimer“.
Tra i fattori legati al rischio cardiovascolare, c’è il consumo di grandi quantità di carni rosse, burro o di alcol, che di conseguenza possono anche favorire sopraggiungere di processi neurodegenerativi. “Viceversa – ha detto il neurologo – il consumo di carni bianche, pesce, frutta, verdura e legumi e a moderate quantità di vino rosso durante i pasti, unite ad altri elementi dello stile di vita, come l’attività fisica e il controllo del peso, possono aiutare a proteggerci dal rischio cardio e cerebovascolare“. Anche in questa occasione la prevenzione inizia a tavola e da un corretto stile alimentare come quello mediterraneo i cui pilastri poggiano sul consumo di carboidrati complessi come quelli di pasta e cereali.
Allo stesso tempo, fa bene al cervello mantenere le buone abitudini: non saltare i pasti, a partire dalla colazione, e mantenere orari regolari, può ridurre infatti anche l’insorgere di emicranie.
Fonte: Leggo