Italiana come la pasta

 

Basta guardarsi intorno per capire quanto l’Italian Sounding sia presente tra noi, soprattutto all’estero. Essere italiani è motivo di orgoglio, e la pasta è il fulcro dell’italianità. Vi raccontiamo qualche aneddoto su come la pasta sia diventata col tempo un’eccellenza del Made in Italy e le ricette che, secondo noi, sono le più amate e imitate.

Pasta, un passato glorioso

La storia della pasta è antica e millenaria, risalente alle origini della civiltà quando l’uomo abbandonò la vita nomade, si dedicò all’agricoltura e iniziò a coltivare il grano. Le prime testimonianze di epoca classica risalgono al IV secolo a.C.: Aristofane cita il “legano”, un impasto a base di acqua e farina, tirato e tagliato a strisce. La stessa ricetta che conquistò anche la Roma di Cicerone, che parla di “laganum”, le sfoglie di pasta antenate delle attuali tagliatelle, una ricetta che in epoca tardo imperiale non sfuggì nemmeno ad Apicio, che le celebra nel suo “De re coquinaria”, uno dei testi di cucina più antichi al mondo. Ma è alle popolazioni arabe del deserto che si deve l’introduzione della tecnica di essiccazione, che ancora oggi è uno dei processi più importanti della produzione. L’essiccazione consentiva di conservare meglio le paste durante le peregrinazioni, poiché l’acqua disponibile non era sufficiente per confezionare pasta fresca ogni giorno. I primi riferimenti si ritrovano nel manuale culinario arabo del IX secolo d.C., in cui si cita la “rista”, una pasta essiccata a piccoli cilindri forati, considerata l’antenata degli attuali maccheroni. Nel Cinque-Seicento, la pasta conquista un posto indiscusso sulle tavole della Penisola, divenendo l’alimento principe del “popolo”. Il successo dei consumi determina inoltre il perfezionamento del suo processo produttivo, con lo sviluppo estensivo delle macchine di produzione, che rendono possibile la vendita a un prezzo accessibile.

Le ricette italiane più popolari e amate

Non c’è dubbio che le ricette dei piatti di pasta spopolino sul web. Ci sono tanti chef e foodblogger che creano – a volte imitano-  e diffondono la cultura italiana. È anche grazie a loro che alcuni piatti di pasta sono riusciti a fare il “gran salto” dalla tradizione regionale alle tavole nazionali (e globali), tra grandi classici e nuove tendenze. L’esempio più tipico è la Carbonara, che avrebbe origini incerte, ma è diventata un piatto simbolo della romanità. Per i puristi esiste solo una maniera per farla e 5 ingredienti canonici: pasta, guanciale, pecorino, uovo e pepe. La Carbonara più famosa è quella di Luciano Monosilio, che ha coniato il carbomix e la tecnica di pastorizzazione delle uova a bagnomaria, elevandola da piatto popolare a ricetta gourmet. E che dire delle lasagne alla bolognese, tra le più antiche paste italiane? Il nome deriva dal lasanum, un antico contenitore di cucina. Si tratta di sfoglie di pasta alternate al ragù alla bolognese, con poca besciamella, ma le varianti sono davvero innumerevoli. Forse in pochi lo sanno, ma la vera sfoglia delle lasagne alla bolognese è di colore verde, perché prevede l’aggiunta di spinaci nell’impasto a base di farina e uova. E ancora le trofie al pesto, regine delle tavole liguri, evoluzione dello gnocco medievale a base di acqua e farina, cui nel tempo si sono aggiunte farine povere o altri ingredienti (patate, pane, crusca, farina di castagne). Nella versione secca, si ottengono con un impasto di semola di grano duro e acqua. Il condimento per eccellenza è il pesto alla genovese, preparato con basilico ligure, aglio, pecorino sardo, Parmigiano Reggiano, pinoli, sale e olio extra vergine d’oliva della Riviera.

Piatti regionali, una preziosa tradizione italiana 

Dal nord al sud Italia, passando per il centro, quello della pasta è un viaggio che profuma di tradizioni e ricette tipiche regionali. Parlare di cucina italiana è davvero molto generico, considerando la variegata composizione della cucina regionale del nostro Paese. E se la cucina italiana è conosciuta per essere una delle migliori esistenti al mondo, ogni regione può dire la sua, con risultati decisamente buoni anche e soprattutto in termini di ricette di pasta. Qualche esempio? I pizzoccheri della Valtellina IGP della tradizione lombarda, i bigoli in Veneto, pici e pappardelle toscane, bucatini all’Amatriciana, la pasta di Gragnano con il ragù napoletano, gnocchetti e fregola sardi, le busiate siciliane. Una più buona dell’altra.