Cos'è l'amido?
L’amido è uno zucchero complesso molto importante per il nostro organismo ed in particolar modo per il corretto funzionamento dei muscoli del nostro corpo, compreso il cervello. L’amido è un carboidrato presente per il 60-70% nel chicco di grano, contenuto nella pasta cruda sotto forma di granuli. Il glutine, imbrigliando l’amido nelle sue maglie, lo mantiene nella pasta, evitando che si disperda nell’acqua di cottura.
Tutti i tipi di pasta contengono glutine?
Non tutti i tipi di pasta contengono glutine. Per fare le paste senza glutine vengono utilizzate delle farine da cereali senza glutine, oggi vengono utilizzate più frequentemente la farina di mais e riso, a volte solo riso, a volte solo mais o miscelate in diversa percentuale, a volte con aggiunta di farina di grano saraceno, a volte con farina di lupini, sono in corso delle nuove formulazione con aggiunta di farina di quinoa (secondo me la più adatta) ma anche sorgo, fonio, amaranto, manioca e miglio. La farina di riso da alla pasta elasticità e colore bianco mentre la farina di mais da compattezza alla pasta , il mix delle due farine fornisce alla pasta una compostezza molto simile alla pasta di semola di grano duro. Risultano più gradite quelle paste con una maggiore percentuale di farina di mais rispetto alla farina di riso.
Qual è la funzione del glutine e dell'amido?
Durante la cottura, il glutine e l’amido hanno due comportamenti opposti: l’amido assorbe l’acqua e si gonfia fino a rompersi, liberando il suo contenuto nell’acqua; le proteine di glutine formano un reticolo compatto che ha la funzione di trattenere il più possibile l’amido. Tali trasformazioni avvengono quasi contemporaneamente, alla stessa temperatura, ed è dunque inevitabile che si crei una competizione tra l’amido, che tende ad assorbire l’acqua, gonfiandosi fino a rompersi, ed il reticolo proteico, che tende invece ad impedire la dispersione dell’amido.
La pasta italiana contiene OGM?
Come confermato da Dario Dongo, Avvocato esperto di Diritto Alimentare, “I consumatori più attenti al tema degli OGM possono confidare a tutt’oggi nella totale assenza di organismi geneticamente modificati sia nelle farine e semole di grano e frumento, sia nella pasta prodotta in Italia.” Oggi, infatti, “Non esiste in Europa alcuna autorizzazione sulla coltivazione di frumento OGM, né tantomeno esiste autorizzazione di sorta all’impiego di derivati da qualsivoglia variante OGM di grano o frumento nella produzione alimentare.”
È vero che i grani duri esteri sono di qualità inferiore rispetto a quelli italiani?
È falso. Canada, Stati Uniti, Francia, Australia – per nominarne alcuni – impiegano tecniche colturali avanzate, rotazione delle coltivazioni, selezionano le varietà in base a precisi criteri sottoposti a continue valutazioni agronomiche, e dispongono di enti di ricerca di rinomanza mondiale. Questi Paesi producono grani duri di qualità, al pari di quelli che si producono in alcune regioni italiane. D’altro canto è noto a tutti che sin dal lontano 1826, il Granaio del mondo, oltre all’Italia, era considerata la Russia e famoso era il suo grano duro della varietà Tangarog (oggi, ormai, scomparso), considerato il migliore per la produzione della pasta, per l’altissima percentuale di proteine ed in particolare di glutine. La qualità non la conferisce l’origine, ma un insieme ben individuato di parametri condivisi dalla scienza agronomica di tutto il mondo.