Spaghetti al pomodoro per Joe Bastianich, il severo giudice di Masterchef, che sceglie un classico della tradizione per rappresentare la sua visione di Expo 2015 e spiega a suo modo le motivazioni di questa scelta: “E’ la ricetta più semplice, bella e buona, come me“. Nel suo giudizio sugli spaghetti al pomodoro, scopriamo che Bastianich è in buona compagnia. Anche Massimo Bottura in una intervista alla CNN ha ammesso che lo spaghetto al pomodoro perfetto è l’obiettivo forse irraggiungibile della sua carriera. Gli spaghetti hanno successo anche in Usa, dove 8 americani su 10 mangiano pasta una volta a settimana e per il 40% di loro gli spaghetti sono il formato senza rivali… tanto che anche per la festa di San Patrizio fanno furore sul web ricette in versione green, come gli spaghetti all’avocado rilanciati su Foodsta.com, uno dei blog più seguiti negli States.
“Condividiamo la scelta di Bastianich – afferma Riccardo Felicetti, Presidente del Gruppo Pasta di AIDEPI – e accettiamo anche noi di sostenere, come AIDEPI, gli spaghetti al pomodoro come piatto simbolo dell’EXPO, perché rappresenta alla perfezione un’alimentazione sana ed equilibrata che trova nei carboidrati complessi la scelta vincente in chiave di gusto e salute. Gli spaghetti al pomodoro sono probabilmente la ricetta simbolo della cucina italiana nel mondo, quella che più ci rappresenta. E noi siamo orgogliosi di avere contribuito a costruire questo mito del Made in Italy alimentare. Un piatto ‘perfetto’ proprio perché semplice, iconico perché immediato, evocativo nei suoi colori e nella sua genuinità. Expo è il momento ideale per riscoprire la tradizione e la modernità di questo piatto”.
Ma anche per gli italiani sono proprio gli spaghetti il formato preferito. E la salsa al pomodoro il condimento più amato. Candidando quindi questo piatto, dall’alto dei nostri consumi (siamo leader mondiali con 26 kg pro capite), a ricetta più amata e consumata al mondo. Secondo una ricerca Doxa/AIDEPI, il 67% dei nostri connazionali preferisce gli spaghetti a qualsiasi altra tipologia di pasta, battendo, anche se solo di un’incollatura, la pasta corta (64% per fusilli, rigatoni penne), mentre lasagne, farfalle, tagliatelle e cannelloni (tutti con gradimenti compresi tra il 28% e il 35%), restano indietro di parecchie lunghezze. Tra i condimenti preferiti dagli italiani, vince proprio il sugo con il pomodoro (28%), davanti al ragù di carne (26%) e, lontanissimi, frutti di mare, carbonara e pesto alla genovese (tutti tra il 5% e il 7%).