Dalle fettuccine Alfredo alla pasta con il pollo, le ricette made in italy che gli italiani non conoscono. Che sia con l’ananas o con le polpette, condita al Ketchup o con un sugo pollo e chili, a troneggiare sulla confezione è un’accattivante bandiera italiana, un richiamo al Belpaese o una parola che ne suggerisca la provenienza da autentiche, ben rodate, ma troppo spesso sconosciute in Patria, tradizioni nostrane.
‘The real italian spaghetti meatballs’ (che in Italia non sono poi così ‘real’, a meno che non ci si rivolga a un ristorante per turisti che li abbia esposti con una foto in bella vista all’ingresso) all’estero sono una certezza di salubrità, gusto e tradizione. Lo garantisce il tricolore sulla confezione.
Appare evidente che la ‘italian pasta’, famosa all’estero, in Italia non esista. E la prova sta nelle tre grandi differenze che riscontra il forestiero quando prova la ‘vera pasta’.
1) In Italia la pasta si condisce. All’estero la pasta è il condimento – Un piatto di pasta, in Italia, è il risultato di un attento bilanciamento tra le quantità che compongono la portata e le dimensioni degli ingredienti, oltre che di un’infinità di altri fattori. Il piatto risulta equilibrato in ogni suo aspetto. Non è invece raro, all’estero, trovare una porzione di spaghetti a sorreggere un trancio di salmone o una scaloppina di pollo.
2) Al dente – quello che stupisce maggiormente il turista quando assaggia la ‘vera pasta’ non è tanto il condimento. Poco male se a troneggiare sugli spaghetti non sono tre belle polpette, una mestolata di sugo e una spolverata di formaggio. Il vero problema è che troppo spesso la pasta è ‘cruda’. Una giusta cottura difronte alla quale ogni spiegazione del significato ‘al dente’ perde qualsiasi validità.
3) Tradizione e territorio – I condimenti sono differenti e frutto di antiche tradizioni. Le materie prime del territorio variano dall’entroterra al mare, passando per laghi e fiumi. Ecco perché è impossibile identificare un solo piatto come indicativo della tradizione italiana. Ne esistono, invece, di più o meno noti. Le ricette che hanno avuto più successo all’estero sono quelle i cui ingredienti erano facilmente reperibili anche nei paesi di arrivo della pasta.
Per comprendere questo fenomeno, se non si ha tempo di viaggiare, o non si ha abbastanza pelo sullo stomaco per andare a mangiare italiano fuori dai patri confini, basta un veloce giro su web per scoprire l’universo della sconosciuta ‘tradizione’ italiana.
Mai sentito parlare delle ‘famose’ Orecchiette with mini chicken meatballs?
“Tender, twisty orecchiette noodles are the perfect pasta vehicle for simple chicken meatballs”. Se le polpette di pollo da sole vi annoiano ecco che le orecchiette giungono in vostro soccorso trasformandosi in “accompagnamento ideale”.
Lo sapevate che se non avete il piatto adatto per il vostro uovo al tegamino, basta adagiarlo su un’abbondante porzione di spaghetti per ottenere ‘the classic carbonara pasta’ e stupire i vostri ospiti? Ma attenzione non esistono garanzie a ché la sorpresa sia piacevole.
‘Pasta al pesto, with avocado sauce’: ovvero, non avevo il basilico ma l’avocado è verde uguale. In molti casi è sufficiente il colore per essere ‘real italian’ e così basta rivolgersi ad arditi cromatismi e la ‘tradizione’ è in tavola. Un ulteriore suggerimento per la ‘Pasta al pesto, with avocado sauce’ riguarda la spolverata di guarnizione: parmesano chees.