Le cellule del sistema nervoso centrale utilizzano esclusivamente il glucosio come fonte energetica (IOM, 2005), pertanto la dieta deve assicurare un apporto minimo giornaliero di carboidrati sufficiente a coprire tale fabbisogno energetico
Così Pietro Migliaccio, medico nutrizionista, specialista in gastroenterologia e Presidente della SISA (Società Italiana di Scienza dell’Alimentazione), spiega quanto sia importante un corretto regime alimentare non solo per la salute del fisico ma anche del cervello.
Senza carboidrati il cervello va in riserva – Una precisazione importante soprattutto se correlata alla diffusa disinformazione che vede la drastica riduzione e, in alcuni casi, addirittura l’eliminazione dei carboidrati come strumento utile alla perdita di peso. Oltre ad affaticare l’organismo e a promettere risultati miracolosi, le diete ‘low carb’ portano seri rischi per il corretto funzionamento del cervello. Affidarsi a una dieta che demonizzi l’assunzione di carboidrati, infatti, costringe l’organismo a ‘cercare’ altrove le fonti indispensabili per l’approvvigionamento energetico del cervello.
Nella prima fase di una dieta low carb, spiega il dottor Migliaccio, viene utilizzato il glucosio messo in riserva nel fegato sotto forma di glicogeno. Tuttavia tale riserva si esaurisce in 24 ore. La stima di utilizzazione di glucosio per un adulto è di 2 mg/kg di peso corporeo al minuto, ovvero 200 g al giorno per un individuo con un peso di 70 kg circa (Frayn, 2010). Un esempio di ‘affaticamento’ del metabolismo cerebrale si ha quando, dopo una notte di digiuno, si salta anche la prima colazione e compare irritabilità, difficoltà di concentrazione, di apprendimento e stanchezza.
Dieta per salvaguardare i neuroni – Il modello alimentare più idoneo a soddisfare le esigenze energetiche del cervello per il corretto svolgimento di tutte le sue funzioni, per la conservazione dei neuroni e per la salvaguardia delle sinapsi cerebrali e di tutto il sistema nervoso è il ‘Mediterraneo’. La Dieta Mediterranea consente di raggiungere le percentuali ottimali tra i vari nutrienti energetici apportando il 45-60% delle calorie totali giornaliere provenienti dai carboidrati, di cui il 10% rappresentate da carboidrati semplici; non più del 30% da grassi e la restante quota del 12-15% dalle proteine. I cereali e in particolare pasta e pane sono una fonte privilegiata di carboidrati complessi (amido) che consentono di soddisfare il fabbisogno giornaliero in carboidrati dell’organismo umano e in particolare del cervello.