Preparare un piatto di pasta sembra essere un gioco da ragazzi, ma è davvero così? La pasta si sa, è l’alimento di punta della tradizione culinaria italiana e della dieta mediterranea, forse il comfort food per eccellenza, di facile reperimento e piuttosto economica: fatto sta che tutti si dilettano – riuscendoci – a preparare un buon piatto di pasta. . Ma è davvero così semplice cucinarla? Vediamo insieme alcuni degli errori più comuni che si commettono nella preparazione della pasta e scopriamo come evitarli per poter creare un primo piatto da chef provetti.
- Scegliere la pasta giusta. Scegliere il giusto tipo di pasta è essenziale per la buona riuscita del piatto e per questo occorre tenere a mente che una pasta non vale l’altra: a cambiare sono le farine, le trafile e l’essiccazione. Una pasta trafilata al bronzo, per esempio, accoglie qualsiasi condimento alla perfezione; un’essiccazione lunga e a basse temperature renderà la pasta più resistente alla cottura evitandone la rottura una volta preparata. Inoltre: preparare una buona pasta implica scegliere la tipologia più adatta per il condimento che si vuole adoperare. La pasta lunga, per esempio, sta bene con sughi abbastanza liquidi e cremosi, la pasta rigata assorbe bene il condimento, la pasta corta è perfetta per il ragù e i sughi poco omogenei, mentre la pasta a spirale sta bene con il classico sugo di pomodoro.
- Le regole dell’acqua. La regola vuole che in un litro di acqua vadano cotti non più di 100 g di pasta. Cuocere la pasta in poca acqua è sbagliato, a meno che non si tratti della ricetta della one pot pasta in cui il segreto sta proprio nel “risottare” la pasta direttamente nel condimento aggiungendo poca acqua alla volta. E sciacquare la pasta dopo la cottura? Non passate mai la pasta appena scolata sotto il getto d’acqua del rubinetto. Fermare la cottura è sbagliato, anche quando dovete preparare un’insalata fredda di pasta. In questo caso, per esempio, lasciatela raffreddare aggiungendo un filo d’olio per evitare che si attacchi.
- I tempi di cottura. Per ottenere il grado di cottura ideale è molto importante seguire le indicazioni riportate sulla confezione: se indica 10 minuti di cottura, non prolungatela oltre. Al limite scolatela prima e conservate l’acqua di cottura. Successivamente, saltate la pasta direttamente nel condimento e lasciatela mantecare aggiungendo poco alla volta l’acqua precedentemente messa da parte.
- La dosatura del sale. Quando si aggiunge il sale nell’acqua il “quanto basta” è sbagliatissimo. In realtà la dose esatta è di 7 gr per 100 g di pasta e va buttata nell’acqua appena inizia a bollire, mai prima – poiché rallenterebbe l’ebollizione – né durante la cottura della pasta. Usate il coperchio per coprire la pentola in attesa che l’acqua arrivi a bollore. Poi, una volta buttata la pasta, non copritela.
- Olio mai, mai e poi mai. L’olio non serve: alcuni aggiungono dell’olio di oliva in cottura per “separare” la pasta soprattutto quando è lunga o all’uovo. Mettere dell’olio nell’acqua di cottura della pasta non è assolutamente necessario, anzi ne cambia un poco il sapore finale. Per evitare di far incollare la pasta basta semplicemente mescolarla spesso e mantenere il bollore alto fin da inizio cottura.