Una delle prime regole che si imparano in cucina, è quella di scolare per bene la pasta quando è ancora al dente. Di solito, però, si è talmente concentrati nel compiere questa operazione, che si finisce per buttare via tutta l’acqua di cottura, convinti che non ci servirà più a niente. Da base per brodi e fondi di cottura agli impasti dei lievitati ecco 4 modi per riutilizzare l’acqua di cottura della pasta, riducendo gli sprechi e l’impatto ambientale
Non siete convinti? Dopo aver letto questi consigli ci penserete due volte prima di usare incautamente lo scolapasta!
- Ideale per brodi, cotture al vapore e per insaporire i condimenti! Ricca di sali minerali e di amido, l’acqua di cottura della pasta è perfetta non solo per ravvivare un po’ i condimenti che risultino troppo densi o insipidi, ma anche come brodo di base per minestre, zuppe o vellutate. Non dovrete aggiungere altro sale, ma un po’ di erbe aromatiche (senza esagerare) non guastano: i vostri piatti avranno decisamente una marcia in più. Lo stesso vale anche per le cotture al vapore, ad esempio, che permettono agli ortaggi di non perdere il proprio contenuto di nutrienti. In alternativa, l’acqua di cottura della pasta fa comodo quando si devono lasciare ammollo legumi come le lenticchie o i ceci: di solito una nottata è sufficiente per ammorbidirli e, in questo caso, per cominciare anche a insaporirli.
- Perfetta per gli impasti. L’acqua è un elemento fondamentale degli impasti di tutti i lieviti: pane, pizze, focacce, torte salate e così via, possono essere preparate tranquillamente utilizzando l’acqua di cottura che vi è avanzata. Grazie alla presenza degli amidi persi dalla pasta, tra l’altro otterrete un preparato molto più soffice. Dovrete solo ricordarvi un piccolo particolare: si tratta di acqua già salata, perciò andrà un po’ diluita prima di essere utilizzata, oppure, più semplicemente, basterà evitare di mettere altro sale nell’impasto… e il gioco è fatto!
- Idea green per pulire i piatti. L’acqua di bollitura della pasta, però, può assolvere anche altre funzioni che non hanno propriamente a che fare con la cucina in senso stretto: avete mai pensato, per esempio, di riutilizzarla per pulire i piatti? Se versata ancora calda su pentole e padelle aiuta a rimuovere le incrostazioni prima ancora di usare la spugna; se poi si aggiunge anche un po’ di detersivo si eviterà il più classico degli sprechi: sapete quanta acqua scorre dal rubinetto quando si lavano i piatti a mano? Meglio non pensarci…
- Amica di bellezza. Un’altra idea, forse meno immediata, ma non per questo meno efficace è quella di utilizzare l’acqua della pasta per creare un impacco naturale per i capelli da applicare prima dello shampoo per rendere i vostri capelli più morbidi. L’effetto emoliente di sali minerali e amidi la rende perfetta anche per un pediluvio; aggiungendo un po’ di oli essenziali il trattamento è indicato in particolare per chi tende a risentire molto della stanchezza alle gambe.