È indispensabile per prendere le giuste decisioni, lavorare al massimo delle possibilità o affrontare gli impegni con determinazione e buon umore: la corretta alimentazione del cervello è una condizione indispensabile per vivere la vita nel migliore dei modi, eppure quest’aspetto viene spesso sottovalutato. Soprattutto quando ci si rivolge alle diete Low Carb, regimi alimentari che promettono di ridurre il giro vita in tempi brevi riducendo, e in certi casi gravi, eliminando glutine e carboidrati.
In forma con la dieta mediterranea (cervello incluso) – Nonostante la dieta mediterranea sia universalmente riconosciuta (e apprezzata) come una tra le più sane al mondo, viene talvolta messa in disparte con la speranza che un regime sostitutivo, adottato per un breve periodo di tempo, possa appianare i segni estetici di qualche eccesso, come avviene spesso dopo le festività, o quando si aspira a tornare in forma in poco tempo. È sempre bene ricordare, però, che la stima della quantità minima di carboidrati necessari ad assicurare al solo cervello la quantità di glucosio per svolgere le sue funzioni vitali, è di 130 g/die.
Carboidrati semplici e complessi – Il modello alimentare Mediterraneo consente di raggiungere le percentuali ottimali tra i vari nutrienti energetici. Una dieta corretta ed equilibrata deve apportare il 45-60% delle calorie totali giornaliere provenienti dai carboidrati. Di queste calorie il 10% deve essere rappresentato da carboidrati semplici; non più del 30% delle calorie deve provenire dai grassi e la restante quota del 12-15% dalle proteine. I cereali, in particolare pasta e pane, che fanno parte della tradizione mediterranea, sono una fonte privilegiata di carboidrati complessi (amido) che consente di soddisfare il fabbisogno giornaliero in carboidrati dell’organismo umano, in particolare del cervello.
Meno disfunzioni con l’avanzare dell’età – Gli scienziati del Taub Institute per la ricerca sulla Malattia di Alzheimer e invecchiamento del cervello hanno raccolto i dati delle risonanze magnetiche al cervello di 707 anziani newyorkesi. Hanno poi studiato l’alimentazione di queste persone negli ultimi 5-8 anni e diviso il campione in tre gruppi, in base a quanto il loro modello alimentare aderisse alla dieta mediterranea. È stato scoperto che tra i partecipanti del gruppo con un’alimentazione più simile alla dieta mediterranea c’era il 36% in meno di disfunzioni cerebrali (causate da malattie dei vasi sanguigni) e che quelli del gruppo “di mezzo” la riduzione dei sintomi era di circa il 22%. In conclusione, seguire la dieta mediterranea aiuta a mantenere il cervello più giovane e sano con l’avanzare dell’età. Annals of Neurology, Febbraio 201; 69 (2): 257-68