Dipende, verrebbe da dire. Ma da cosa? Se il formaggio sulla pasta sta come il cacio sui maccheroni, è pur vero che molto dipende dal condimento.
Una carbonara, ad esempio, non è tale senza un’abbondante spolverata di formaggio grattugiato, che sia parmigiano, pecorino o entrambi, ovviamente, dipende dai gusti, ma è fuor di dubbio che ci vada. Sullo spaghetto alle vongole, invece, il formaggio è bandito per tradizione. Meglio un pizzico di basilico sminuzzato e un filo d’olio a crudo. Sui ravioli ci va e anche nella pasta alla norma, purché si tratti di ricotta salata. Sulle linguine con le alici o sullo ‘scammaro’ che si prepara in quel di Cetara, in Costiera amalfitana, è decisamente meglio evitare.
E se per alcuni piatti la scelta non lascia spazio a dubbi, per altri esiste una vera e propria diatriba. Il mondo non si divide solo in due tipi di persone, cioè quelli che mettono il parmigiano sulle fettuccine ai funghi porcini e quelli che non lo fanno.
La risposta dello chef Cuttaia – Al centro del dibattito c’è il piatto italiano per eccellenza: lo spaghetto al pomodoro.
A dispetto delle numerose immagini che lo ritraggono cosparso da una coltre bianca sovrastata da una foglia di basilico, il pluristellato chef di Licata, Pino Cuttaia, la pensa diversamente. A tal proposito ha le idee molto chiare e a La Madia, il suo ristorante, lo spaghetto al pomodoro si prepara con “un leggero soffritto di aglio, ma in camicia, per non farlo bruciare. Sì al basilico, ma meglio scegliere i germogli con la fioritura, che non si ossidano e sono più profumati della foglia. E mai e poi mai formaggio sulla pasta… ”.
La scelta non è certo facile quando in gioco ci sono così tanti fattori, meglio seguire il proprio istinto, il proprio appetito e, soprattutto, il proprio gusto!