Pasta, 4 curiosità dalla Cina

Si prepara con il wok e il mercato interno ne vuole sempre di più, tanto che sono allo studio nuove formule per soddisfare al meglio le esigenze di una cultura gastronomica distante da quella italiana: quando si parla di pasta la Cina è molto più vicina di quanto si creda.

Per la sua capacità di adattamento a cotture e condimenti delle più variegate tradizioni, la pasta continua a conquistare le piazze dei mercati di tutto il mondo. Lo dimostrano i dati diffusi in occasione del WPD (World Pasta Day) da cui emergono scenari interessanti, soprattutto riguardo al mercato e alle abitudini alimentari cinesi. Ecco 4 curiosità dal Sol Levante che ama la pasta.

  1. Si prepara nel wok – Niente pentole, scolapasta o tegami per il sugo. Il wok, la tradizionale ‘padella’ asiatica è impiegata con facilità nella preparazione della pasta in Cina. La capacità di adattamento degli strumenti tradizionali, infatti, facilita l’approccio di culture differenti alla preparazione dei piatti tipici italiani.
  1. Sempre più semplice e veloce – Il momento delle presentazioni è finito, i cinesi sanno esattamente cosa sia la pasta e come si prepari, per questo ne voglio sempre di più. Per soddisfare la domanda, quindi, è necessario proporre un’offerta accattivante che semplifichi le preparazioni e mantenga al contempo inalterato il gusto, come le nuove linee di prodotti pronti già confezionati con il loro condimento, da cuocere nel wok o “risottati” in pentola.
  1. Italian Style è meglio – Fuori dai confini nazionali la pasta piace talmente che il numero di ‘estimatori’ è in costante aumento. Me se la Russia registra un +11,5% di ‘pasta lovers’ e l’India un +15,4%, è la Cina a primeggiare tra i consensi con un + 37,9%, un dato che evidenzia quanto il Paese dell’estremo oriente stia trainando la passione per la pasta e più in generale per tutto il food ‘italian style’.
  1. Il futuro della pasta globale – Nei primi 6 mesi del 2015, i mercati più ricettivi alla pasta italiana sono stati: nelle Americhe il Canada (+8,4%), in Asia l’Arabia Saudita (+65,1%) e l’estremo oriente con Cina (+23,1%), Taiwan (+15,4%) e Thailandia (+12,9%). Insieme a quello mediorientale, il mercato cinese si conferma, quindi, come la nuova frontiera per la pasta globale.