Perdere peso velocemente salvo poi riacquisirlo altrettanto velocemente una volta terminato il percorso dietetico: è conosciuto come ‘effetto yo yo’ uno dei principali rischi che si corrono seguendo regimi alimentari ‘dimagranti’ basati sulla privazione o addirittura sulla eliminazione dei carboidrati come le diete iperproteiche Dukan o Atkins.
L’effetto yo-yo – La vanificazione degli effetti ottenuti sul proprio aspetto fisico dovuti a sacrifici e privazioni, infatti, portano con sé concreti rischi per la salute su cui concordano dietologi, nutrizionisti ed esperti del mondo della medicina. Se nei primi 6 mesi le diete low carb sembrano offrire i risultati più veloci, di fatto molte ricerche e meta-analisi hanno dimostrato che tutte le diete a basso impatto di carboidrati o ad alto contenuto di proteine portano a risultati finali molto simili tra loro: si torna al peso precedente. Con l’aggravio di un forte stress per l’organismo.
Attenzione ai grassi e ai danni collaterali – L’idea di ridurre drasticamente, o addirittura eliminare, un componente piuttosto che un altro dalla nostra alimentazione è sbagliata e al tempo stesso pericolosa. Le diete che si costruiscono dei “nemici” sono tutte concettualmente errate, non esistono alimenti ‘cattivi’ ma uno sbagliato equilibrio nella loro assunzione. È questo che va evitato. Ad esempio, tutte le diete low carb, si basano su un regime fortemente squilibrato con troppi grassi e proteine animali. L’organismo umano entra così in uno ‘stato di emergenza’ attingendo i nutrienti di cui ha bisogno per produrre l’energia necessaria al nostro sostentamento da altre fonti, attaccando sì le scorte, ma lavorando in maniera innaturale che a lungo termine può, tra gli altri effetti, portare alla chetosi con conseguente affaticamento per fegato e reni. Il nostro organismo ha bisogno di carboidrati, in un range del 45-60%, proteine al 15-20% e grassi per il 25-30%. Ma nessuno dei macronutrienti della dieta può e deve essere eliminato.
Fonte: AIDEPI; Asia Pacific Journal of Clinical Nutrition, 2008; 17 Suppl 1:16-9. Nutrition Reviews, April 2008;
66(4):171-82