Pasta a cena demonizzata, perché? È una classica fake news e noi vi smontiamo la carbofobia legata alla pasta a cena, spiegandovi che in realtà fa bene e aiuta il sonno.
Sì alla pasta delle 20. Mangiare pasta a cena fa ingrassare? Assolutamente no. Non solo, riesce a rilassare il corpo e la mente facilitando il sonno. E un sonno lungo e ristoratore è inversamente proporzionale all’aumento di peso. A confermalo è L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) che, attraverso il suo blog dedicato ai falsi miti alimentari, sostiene che “la convinzione che i carboidrati debbano essere esclusi dalla dieta, o che sia meglio assumerli durante il giorno e non la sera, è priva di fondamenta”. Nella pasta si trovano triptofano e vitamina B per il relax di mente e corpo, la pasta è un’ottima alleata anche di sera, soprattutto se siamo stressati, se soffriamo d’insonnia o se lamentiamo disturbi di sindrome premestruale. “Per chi la notte ha difficoltà a dormire – conferma l’ISS – una cena a base di carboidrati sembra possa favorire il riposo notturno, stimolando la produzione di serotonina (la molecola del benessere) utile per andare a dormire più rilassati e sazi”.
La regina del pasto conviviale. Anche se la pasta per il 63% degli italiani continua a essere mangiata di più a pranzo, è comunque la regina del pasto serale in compagnia. Per 8 italiani su 10 si mangia sempre insieme a qualcuno, con la famiglia, con il partner, con il collega, con il coinquilino e con gli amici. Indagando il legame tra la pasta e la cena, viene fuori il lato più emozionale dei pasta lover. Alla domanda “quale emozione ti suscita un buon piatto di pasta portato in tavola la sera con la tua famiglia”, per il 44% la risposta è “relax e appagamento”. Se per il 27% la pasta a cena è sinonimo di serenità, per il 21% è veicolo di gioia e felicità. Ma c’è un timido 8% di romantici per cui quella con la pasta è una liaison d’amour.
Luce verde anche dal nutrizionista. Quindi nessuna paura o senso di colpa quando cuciniamo gli spaghetti a cena. Anche il nutrizionista approva. Il dott. Michelangelo Giampietro, Specialista in Medicina dello Sport e in Scienza dell’Alimentazione, infatti afferma: “A dispetto di quello che molti pensano, i carboidrati sono facili da digerire e nel caso della pasta, se cotta secondo le indicazioni che i singoli pastai danno per una cottura ottimale, cioè non scotta e non cruda, ha un indice glicemico contenuto ed è la maniera migliore in cui il nostro organismo la digerisce. Proprio per questo motivo è indicata anche a cena. Spesso in tanti tendono a preferire il consumo di proteine a cena, credendole più digeribili. Questo è un luogo comune da sfatare: le proteine richiedono più tempo e più impegno per il nostro organismo nella digestione e nell’assimilazione. Tra l’altro, la presenza di triptofano nelle proteine anche della pasta, combinata con i carboidrati, aumenta la produzione di serotonina a livello cerebrale e il conseguente stato di benessere psicologico, facilitando l’addormentamento e la qualità del sonno”.