Torniamo a parlare di low carb. Sebbene gli italiani siano poco inclini a rinunciare a un buon piatto di pasta e alle buone abitudini della dieta mediterranea (indagine DOXA-AIDEPI), a volte riaffiorano tendenze e mode alimentari che demonizzano e invitano ad escludere nutrienti importanti dalla nostra alimentazione a svantaggio della salute e del benessere psico-fisico. Cosa succede, ad esempio, quando eliminiamo i carboidrati dalla dieta? Lo spiega Pietro Antonio Migliaccio nutrizionista presidente emerito della Società Italiana di Scienza dell’Alimentazione (S.I.S.A.) dalle pagine de Il Corriere della Sera.
Si perde peso? Sì ma sono liquidi – Quando si riduce l’apporto di carboidrati si perde peso in poco tempo ma non sono grassi bensì acqua. «I carboidrati sono immagazzinati nel corpo sotto forma di glicogeno. Ogni grammo accumula da tre a quattro volte il suo peso in acqua. Quindi, non appena si tagliano i carboidrati e si inizia a utilizzare il glicogeno, ogni grammo di carboidrato in meno sono 3 grammi persi di acqua».
Il cervello si annebbia – I carboidrati sono la principale fonte di energia per il cervello. Quando una persona li riduce (o elimina) il cervello “si annebbia”. «I grassi bruciano al fuoco dei carboidrati se non ci sono carboidrati il metabolismo dei grassi si blocca e si ferma a livello dei corpi chetonici, che entrano in circolo e si accumulano: sono tossici per l’organismo e riducono la massa magra perché bruciano i muscoli. Il cervello li utilizza con fatica ma li utilizza lo stesso. Il risultato: alito cattivo, stanchezza, debolezza, vertigini, insonnia, nausea».
Meno energia – «I carboidrati sono la fonte di energia primaria del corpo. Aiutano e “spingono” tutti i tipi di esercizio, sia di resistenza che di potenza: se tagliate i carboidrati la vostra energia diminuirà». Spiega il prof. Migliaccio che i carboidrati sono energia subito disponibile che brucia grassi e proteine; altre vie metaboliche sono più lunghe e affaticano l’organismo.
Sbalzi d’umore- «I carboidrati inducono la sintesi della serotonina, il neurotrasmettitore della serenità e della tranquillità, che fa pure passare la fame. Siano semplici o complessi, quando vengono tolti il nostro benessere mentale potrebbe peggiorare».
Stitichezza – L’assunzione di cereali integrali è importante per innalzare la quantità di fibra che si assume. Secondo uno studio recente pubblicato sul Nutrition Research il 92 per cento degli statunitensi adulti non ne mangia abbastanza. La fibra (che naturalmente si trova anche in frutta e verdura) non solo aiuta a stabilizzare i livelli di zucchero nel sangue e a ridurre il rischio di obesità e malattie croniche, ma aiuta anche il transito intestinale.
Il consiglio del nutrizionista – Ma allora qual è la giusta regola per l’assunzione dei carboidrati? «Lo dicono i LARN, i Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana. Nel 2014 hanno stabilito che i carboidrati dovrebbero costituire tra il 45 e il 60% delle calorie totali della giornata. Se possiamo, meglio mangiarli integrali ma non solo, perché la fibra in alcuni casi impedisce l’assorbimento dei sali minerali».
Fonte: Corrieredellasera.it